Tra gli alimenti tipici della stagione autunnale, la castagna è uno dei più caratteristici.
La castagna è il frutto della Castanea Sativa, pianta arborea a foglie caduche appartenente alla famiglia delle Fagaceae.
Diffuso in tutta l'area del Mediterraneo, dal Caucaso al Portogallo, il castagno ha rivestito una grande importanza a livello economico nei secoli scorsi, per via del suo utilizzo come albero da legname o per l'estrazione dei tannini utili nell'industria della pelletteria. Negli ultimi decenni, il castagno ha invece assunto una rilevanza limitata all'utilizzo alimentare e dolciario (sotto forma di farina). Le castagne, infatti, sono un alimento molto apprezzato durante il periodo autunnale e possono essere consumate sia fresche, sia secche, sia cucinate (al forno, arrosto, bollite).
La fortuna delle castagne è dovuta al notevole apporto di energia (196 kcal per 100 g di prodotto), di minerali come potassio, fosforo, magnesio e di vitamine A, B9 e C, tanto utili per sostenere le difese immunitarie.
È, inoltre, interessante citare le proprietà delle castagne, soprattutto a favore dell'apparato respiratorio, descritte dalla saggezza popolare e dalle medicine alternative.
In tempi antichi, alle castagne venivano, infatti, attribuite proprietà espettoranti e sedative in caso di tosse, e in campo fitoterapico gli infusi e gli estratti erboristici di foglie di castagno vengono prescritti per alleviare gli episodi di tosse acuta.
Il contenuto in minerali e l'apporto calorico, inoltre, rendono le castagne un alimento particolarmente indicato per mantenere ben salde le difese immunitarie o, al contrario, per reintegrare le riserve perse durante patologie respiratorie stagionali come l'influenza.
In breve, le castagne sono un vero e proprio concentrato di gusto, energia e sostanze nutritive fondamentali e rappresentano un valido aiuto alle terapie convenzionali in caso di malanni.