Contro raffreddore, influenza, febbre e mal di gola, la fitoterapia e dunque le piante medicinali possono essere di grande aiuto. Contribuendo a mantenere il sistema immunitario in salute, fanno sì che l’organismo si difenda al meglio quando sono in agguato i malanni tipici della stagione fredda.
In che modo la fitoterapia può esserci d’aiuto?
La fitoterapia ha sempre avuto, e assume ancora oggi, importanza strategica. Le piante medicinali possono essere utilizzate per rafforzare le difese immunitarie e migliorare l’adattamento dell’organismo ai disturbi di stagione, ma possono anche essere impiegate per alleviare i sintomi.
Il periodo ideale per cominciare i trattamenti preventivi per rafforzare le difese immunitarie è il mese di ottobre.
L’Echinacea: come agisce?
L’Echinacea è una pianta medicinale molto efficace. La fitoterapia conosce e impiega ben tre tipi di Echinacea, ma alla luce dei dati recenti, Echinacea purpurea è la specie che meglio si adatta a essere utilizzata in prevenzione. Si somministra sotto forma di succhi freschi o liofilizzati o di estratti della pianta. Si consiglia di seguire dei cicli intervallati: tre settimane di trattamento, un’interruzione per un equivalente periodo, da ripetere al massimo tre volte durante la stagione invernale. Non va somministrata nella prima infanzia e in chi soffre di malattie autoimmuni, come ad esempio psoriasi, artrite reumatoide o tiroiditi. È anche sconsigliata a chi è allergico alle Asteraceae.
La rosa canina
Anche la rosa canina è una pianta immunostimolante che si può utilizzare a livello preventivo, ma soprattutto come terapia. È molto ricca in vitamina C, che a scopo preventivo migliora molte funzioni metaboliche e ha anche un ruolo fondamentale nel mantenimento dell’ omeostasi immunitaria. La rosa canina si utilizza sotto forma di estratto secco.
Il Ginseng Panax quinquefolium e l’Uncaria
Il ginseng americano, Panax quinquefolium, è utilizzato soprattutto per la sua funzione immunomodulante, anche a scopo preventivo, grazie all’alta concentrazione di polisaccaridi contenuti nella radice. Questo tipo di radice va assunta però con cautela dalle donne ed è sconsigliata per le persone ipertese.
Anche l’uncaria, in particolare la corteccia, è una pianta medicinale impiegata a scopo preventivo per la sua funzione immunomodulante: aumenta in maniera molto interessante la funzione linfocitaria e ripristina la corretta funzionalità del sistema immunitario.
Propoli
La propoli è il prodotto ideale e di riferimento utilizzato nel mal di gola. Ha una spiccata azione antibatterica, antinfiammatoria e antivirale ed è una valida alternativa ai farmaci di sintesi spray, raramente più efficaci e non scevri da effetti collaterali. Il formato tipico della Propoli è sotto forma di spray alcolico per gli adulti e alcool free per i bambini.
Zenzero
Lo zenzero è un’antinfluenzale ideale per la sua funzione antinfiammatoria e anti nausea. Si somministra sotto forma di decotto della radice, bevuto bollente e magari edulcorato con un po’ di miele.
Pelargonio
Nella cura dei disturbi respiratori, il pelargonio ha un ruolo molto importante. Il pelargonio, o geranio sudafricano, è registrato in Italia come farmaco ed è impiegato in tutta Europa al pari dell’echinacea. È da sempre utilizzato dalle popolazioni indigene come panacea per tutte le malattie respiratorie, in Europa invece è conosciuto per le sue proprietà immunomodulanti, antibatteriche e antivirali. Tutti i disturbi respiratori tipicamente invernali trovano giovamento dall’utilizzo di questa pianta, che è da somministrare ai primi sintomi dell’influenza.
Sambuco e olivello spinoso
Il sambuco è una pianta molto interessante, è un diaforetico, cioè aumenta la sudorazione. Il sambuco ha un effetto antifebbrile ed è utilizzabile tipicamente sotto forma d’infuso: un cucchiaio di fiori triturati in una tazza di acqua bollente, in caso di sintomatologia da raffreddamento.
L’olivello spinoso condivide con il sambuco la sua funzione antivirale, e in più ha anche un’azione specifica sui virus dell’influenza.