Non sapendo con certezza per quanto tempo ancora dovremo fare i conti con Covid-19 e dovendo basarci esclusivamente sulle previsioni degli specialisti, è possibile che l’insorgenza dell’influenza, frequente nei mesi invernali, possa sovrapporsi a una seconda ondata dell’infezione da Coronavirus, tuttora presente nel nostro Paese. Ciò potrebbe contribuire ad aggravare il carico della malattia, con notevoli difficoltà per medici e pazienti a orientarsi nella diagnosi. Per questo motivo mai come quest'anno la vaccinazione antinfluenzale, da sempre un po’ snobbata, è considerata cruciale. Quest'anno, vista l’emergenza epidemiologica in atto, il Ministero della Salute raccomanda di anticipare la promulgazione delle campagne di vaccinazione antinfluenzale a partire dall’inizio di ottobre, suggerendo di offrire la vaccinazione in qualsiasi momento della stagione influenzale.
Il vaccino, disponibile presso i Dipartimenti di Prevenzione delle ASL, i medici di famiglia e i pediatri di libera scelta, è raccomandato e offerto gratuitamente a tutte quelle persone che, per le loro condizioni personali, rischiano di andare incontro alle complicanze della malattia. Tra questi troviamo gli over 65, le donne che, all’inizio della stagione epidemica, si trovano in gravidanza o nel periodo “post-partum”, i soggetti tra i 6 mesi e i 65 anni affetti da patologie croniche (patologie dell'apparato respiratorio, malattie dell’apparato cardio-circolatorio, diabete mellito e altre malattie metaboliche, insufficienza renale/surrenale cronica, malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie, tumori e in corso di trattamento chemioterapico, malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV, malattie intestinali, patologie per le quali sono programmati interventi chirurgici, epatopatie croniche). È gratuito anche per bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale, persone ricoverate presso strutture per lungodegenti, familiari e contatti di soggetti ad alto rischio di complicanze.
Come ribadisce il Ministero della Salute, il vaccino antinfluenzale è sicuro perché è sottoposto a controlli rigidissimi effettuati durante la produzione, prima dell’immissione in commercio e dopo la commercializzazione. Il vaccino viene somministrato in singola dose – ad eccezione dei bambini di età inferiore ai 9 anni, per i quali sono necessarie due dosi – per via intramuscolare, in particolare nel muscolo deltoide (della spalla).